Il commento del direttore
Remo Vangelista
La notizia era già nell’aria da quando Ryanair aveva ricevuto la conferma che per le consegne dei nuovi aerei, i B737 Max, avrebbe dovuto attendere ancora a causa di ulteriori certificazioni, necessarie per la versione richiesta dal vettore low cost. I ritardi, quindi, costringeranno Ryanair a mettere in campo nuovi tagli.
Si partirà con la chiusura di altre due basi nel corso del 2020. A uscire di scena saranno Norimberga in Germania e Skavsta in Svezia, ma questa non sarà l’unica operazione. Come anticipato dal ceo Eddie Wilson, altri tagli dovranno essere apportati anche in altre basi, per cui lo schedule già programmato per la prossima estate andrà rivisto.
Revisione dei piani per un biennio
A livello numerico questo significherà una contrazione importante del target del numero di passeggeri, che dovrà scendere da 162 a 157 milioni per il 2020, con effetti al ribasso anche sui piani per l’anno successivo. Il tutto accompagnato da una situazione che rimane al momento ancora in stand-by: a oggi infatti non è ancora arrivato il via libera ufficiale alla ripresa dei voli del B737 Max e i rischi di ulteriori ritardi sono sempre più vicini.