Il commento del direttore
Remo Vangelista
Slitta ancora una volta il ritorno nei cieli del B737Max. Attraverso una nota, Boeing ha comunicato che l’aeromobile non tornerà a volare almeno fino alla metà del 2020, nel mese di giugno, a un anno esatto di distanza dallo stop determinato dagli incidenti di Ethiopian Airlines e Lion Air.
Il motivo
L'ulteriore slittamento servirà a dare al costruttore statunitense il tempo necessario per portare a termine le operazioni di certificazione e rimediare a eventuali problematiche che potrebbero sorgere durante questa fase. “Questa stima – precisa il costruttore nella nota - si basa sull'esperienza maturata fino a oggi con il processo di certificazione. Inoltre, rende conto del rigoroso controllo che le autorità di regolamentazione stanno giustamente applicando in ogni fase della loro revisione del sistema di controllo di volo del 737 Max e del processo del Joint Operations Evaluation Board che determina i requisiti per l'addestramento dei piloti".
La priorità
“Restituire il Max in modo sicuro al servizio – conclude Boeing - è la nostra priorità numero uno e siamo fiduciosi che ciò avvenga. Riconosciamo e ci rammarichiamo delle continue difficoltà che la messa a terra del 737 Max ha rappresentato per i nostri clienti. Forniremo ulteriori informazioni sui nostri sforzi per riportare l'aereo in servizio in relazione alle nostre informazioni finanziarie trimestrali la prossima settimana”.