Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un'Alitalia che “non farà concorrenza alle low cost”, ma focalizzata sul medio lungo-raggio, con circa 100 aerei in flotta e un fabbisogno di risorse umane “importante”.
Così il ministro dei Trasporti Paola de Micheli ha delineato la futura compagnia di bandiera, nel corso di un'intervista all'Ansa, in cui ha definito “imminente” la fase di costituzione della newco, la società a larga partecipazione statale che controllerà il vettore, che sarà “proprietaria” e non affittuaria degli asset conferiti.
Parole importanti, ma che lasciano spazio ancora a molte incertezze.
Il ritardo
La precisazione sulla newco “proprietaria” è in realtà un cambio di programma in corsa, dopo che Bruxelles ha escluso categoricamente una prima ipotesi che prevedeva l'affitto del ramo d'azienda. Quanto ai tempi, siamo all'ennesima proroga poiché il commissario Giuseppe Leogrande aveva assicurato che l'iter sarebbe stato concluso entro il 1 giugno.
Le nomine
E poi, si litiga sulle future nomine. Alla guida della nuova Alitalia, secondo una ricostruzione del Sole 24 Ore, il Mef gradirebbe Alfredo Altavilla, ex manager Fiat oggi nel cda di Telecom. Dario Franceschini spingerebbe per la soluzione interna del direttore commerciale Fabio Lazzerini, mentre il terzo outsider sarebbe Giulio De Metrio, manager di lungo corso di Alitalia, fino al 2004, poi in Sea fino al 2019.