Il commento del direttore
Remo Vangelista
L’Antitrust ha avviato un’indagine preistruttoria sui prezzi dei treni durante le festività natalizie. In una nota, l’Agcm ha annunciato di aver trasmesso una richiesta di informazioni a Trenitalia e a Ntv, in merito all’offerta dei collegamenti e all’aumento del prezzo dei biglietti registrato nei giorni dal 15 dicembre 2020 al 15 gennaio 2021.
In particolare, l’Autorità ha rilevato un incremento delle tariffe nei giorni precedenti e in quelli successivi alle misure di blocco degli spostamenti previste dal Dpcm del 3 dicembre, che interessano il periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021.
La posizione di Italo
In merito alla vicenda, Italo ha confermato attraverso un comunicato “di aver, come sempre, agito nel pieno rispetto delle norme a tutela dei consumatori e del mercato”.
“Italo – ha continuato l’azienda - sta ponendo in essere uno sforzo significativo per aumentare di poche unità i treni in circolazione, sempre nel rispetto del coefficiente di riempimento massimo che per il settore Av dallo scorso mese di aprile è pari al 50%, al fine di garantire un servizio ai cittadini in un periodo delicato e importante per tutti come il Natale. Stiamo svolgendo l’attività per la quale esistiamo, nel pieno rispetto delle norme che regolano il mercato”.
Il vettore ferroviario ha concluso la nota con una stoccata alle associazioni dei consumatori. “L’atteggiamento di alcune associazioni dei consumatori che, senza scrupolo, cavalcano con parole gravi come ‘speculazioni e vittorie’ una legittima richiesta dell’Autorità competente alla quale risponderemo, come già detto, con trasparenza e tempestività, stupisce e preoccupa. È una condotta che riteniamo grave e dannosa per la nostra reputazione, per il mercato, per i nostri passeggeri e per tutto il Paese”.