Il commento del direttore
Remo Vangelista
I cicloturisti possono festeggiare. A poco più di un anno e mezzo dalla proposta del Circolo Culturale della Valle Cavallina di raccordare i Comuni della Bergamasca alla ciclovia Milano-Monaco di Baviera, il progetto è ora realtà e ha il suo perno nell’aeroporto di Bergamo Orio al Serio. Lo ha confermato Alberto Cominassi, direttore operazioni Sacbo (nella foto), intervenuto all’incontro “Viaggiamo in Israele tra natura e spiritualità” al Centro Congressi di Bergamo.
Il progetto
“La bozza di fattibilità del progetto è stata approvata dalla nostra Provincia lo scorso 8 marzo e prevede la messa in sicurezza di 75 km del tratto bergamasco, di cui 29,6 di piste ciclabili ex-novo, per un importo complessivo di 6 milioni 450mila euro. Diventiamo così uno dei pochi aeroporti in Europa a essere raggiungibile comodamente in bicicletta sull’asse Italia-Austria-Germania: attorno al nostro scalo è previsto un anello di 10 chilometri, con possibilità di godere in loco di servizi di cambio per il cicloturista e imbarco del proprio mezzo”.
La scommessa
Una spinta economica per tutto il territorio, che conta fra l’altro 7 siti di grande interesse storico e 22 di interesse ambientale, ma anche per l’intero comparto del cicloturismo italiano, il cui giro d’affari ammonta a circa 7,6 miliardi di euro. “Il traffico aereo è in rapida ripresa - ha aggiunto Cominassi - e anche i voli per Israele, grazie a Ryanair, sono passati da una partenza settimanale per Tel Aviv a giugno alle 4 odierne, con obiettivo di tornare giornalieri a ottobre, possibilmente ripristinando anche la tratta Bergamo-Eilat”.