Il commento del direttore
Remo Vangelista
Basta con gli incentivi alle low cost. A tornare su una delle questioni più dibattute, e mai risolte, del trasporto aereo italiano è stato questa volta il presidente di Ita Airways, Alfredo Altavilla (nella foto).
Serve trasparenza
“Vogliamo trasparenza, quella che in materia di incentivi alle low cost non c’è mai stata – ha scandito ieri il manager in occasione della presentazione della partnership con l’autodromo di Monza per il centenario del circuito -. Vogliamo finalmente condizioni uguali per tutti, perché francamente trovo estremamente sbagliato che l’Italia sia il Paese europeo dove la quota di mercato delle low cost è più alta perché i contribuenti e gli aeroporti italiani hanno continuato a finanziarne l’invasione”.
Ristabilire la competizione
Secondo Altavilla i tempi sono ora maturi perché la politica faccia delle scelte concrete per garantire un contesto competitivo più equilibrato. “In questi mesi di operatività della compagnia, abbiamo registrato il supporto del Governo per accompagnare questa ricerca di trasparenza. Non tocca a noi decidere, però è arrivato il momento di vedere quali sono effettivamente i numeri delle low cost e ristabilire una situazione di competitività che non si basi sulle false promesse di sviluppo di territori, che poi alla fine non si realizzano mai”.
Sciopero da evitare
Destinate a far discutere sono anche le parole pronunciate dal presidente di Ita nei confronti della mobilitazione del 17 luglio, che coinvolgerà i controllori di volo Enav e anche “i nostri amici delle low cost”. “Aggravare ulteriormente la situazione con uno sciopero è veramente poco intelligente. Questo è il momento in cui dovremmo fare sistema per agevolare al massimo i collegamenti all’interno del nostro Paese e dimostrare che il sistema aeroportuale italiano sta reggendo molto meglio rispetto a quanto succede nel resto d’Europa”.