Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un totale di circa 4 miliardi di euro: a tanto ammonta il valore dei voucher Covid emessi nei primi mesi dell'emergenza pandemica e mai utilizzati dai clienti.
Il conteggio elaborato da corriere.it alza il velo sulle cifre effettive che le compagnie aeree hanno in tasca nel momento in cui i voucher stessi iniziano a scadere.
Stando alle regole dettate da Bruxelles, per i voucher ci sarebbero solo due soluzioni: o l'utilizzo con una nuova prenotazione oppure la restituzione integrale dell'importo da parte della compagnia aerea (per quanto riguarda i titoli di credito emessi dai vettori). Ma intanto i tempi si sono allungati, con successive proroghe della validità, inizialmente fissata a 12 mesi.
Ormai i debiti delle compagnie risalgono a 3 anni fa e, stando ai numeri, sembra che diversi clienti si stiano dimenticando di esigere gli importi, soprattutto se di lieve entità.
Le cifre in gioco
Secondo quanto riporta il sito del quotidiano, sul documento finanziario del gruppo Iag, ad esempio, figurerebbero voucher emessi e non utilizzati per 911 milioni di euro. Valore calato rispetto al 2021, quando la cifra arrivava a 1,4 miliardi di euro. Il che significa che in 12 mesi è stato riscattato solo il 35% del valore.
Diverso il caso di easyJet, che nel 2021 contava buoni emessi per 238 milioni di euro: cifra che un anno dopo era scesa a 125,5 milioni, dunque poco più della metà dell'importo iniziale.
Stando alle stime interne delle compagnie, si valuta un fisiologico 10-15% di voucher non riscatati. Ma con il Covid la percentuale sale addirittura al 30%.