Il commento del direttore
Remo Vangelista
Continua il duello tra Ryanair e le agenzie italiane. Nei giorni scorsi il presidente di Aiav Fulvio Avataneo, mantenenendo fede alla promessa di azioni legali contro la low cost irlandese, ha presentato un dossier all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nel corso di un’audizione.
Nel documento, precisa l’associazione in una nota, “si evidenziano gli elementi necessari affinché l’Autorità possa aprire un’istruttoria in merito al vettore irlandese”.
La denuncia di Aiav
Il dossier denuncia, a fronte della posizione dominante del vettore sul mercato, una “condotta abusiva” da parte della low fare “nei confronti degli agenti di viaggi e dei loro clienti, imponendo prezzi e condizioni contrattuali particolarmente gravose”.
A essere attenzionata in particolare, precisa l’associazione, “è la pratica di inibire l’utilizzo del sito ryanair.com agli intermediari (agenzie di viaggi e simili) per la prenotazione di voli e servizi ancillari a favore di un canale dedicato (cosiddetti sistemi Gds) sul quale la compagnia applica, a parità di servizi, prezzi decisamente più alti”.
Secondo le analisi condotte da Aiav, gli incrementi di prezzo oscillerebbero tra il 20% e il 30%, se non addirittura oltre in alcuni casi, rendendo così poco competitive le quotazioni praticabili dalle agenzie.
“Il Garante si è dimostrato molto ricettivo, soffermandosi in particolare sugli aspetti che, più di altri, recano danno potenziale al consumatore, come il maggior costo dei biglietti e dei servizi accessori acquistati in agenzia – ha commentato Avataneo dopo l’audizione -. Non dimentichiamo che la vendita di servizi turistici è attività propria delle agenzie ed è un diritto dei consumatori avvalersi di tale servizio. Non tutti i consumatori possono o vogliono acquistare i biglietti online: si pensi alle persone più anziane o poco avvezze all’utilizzo di internet, a chi non possiede una carta di credito o ai gruppi, come gite scolastiche, società sportive e aziende, per i quali la prenotazione tramite agenzia è l’unica alternativa praticabile. Ultimo, ma non meno importante, il caso dei pacchetti di viaggio, che non permettono di slegare la prenotazione del volo da tutti gli altri servizi, anche per una questione di responsabilità dell’organizzatore e quindi di tutela nei confronti del consumatore stesso. Auspichiamo che il nostro lavoro possa portare nel breve periodo ad una soluzione definitiva, a vantaggio non solo delle agenzie, ma di tutto il sistema del turismo organizzato e dei suoi milioni di clienti, italiani e stranieri”.