Il commento del direttore
Remo Vangelista
Le associazioni delle guide turistiche scendono in piazza domani davanti al Mibact per protestare contro il decreto legge ‘turismo’ presentato dal ministro Dario Franceschini e per ricordare che anche la categoria delle guide è colpita duramente dall’emergenza coronavirus e per chiedere, quindi, un supporto economico.
Il punto centrale della protesta delle guide, spiega l’Associazione Nazionale Guide Turistiche, è però legato all’articolo 4 del Ddl, che prevede un elenco nazionale che comprende tutte le guide senza distinzione e/o specificazione dell’ambito di abilitazione.
Fra le richieste delle guide, la cancellazione dell’articolo 4: le guide chiedono che non siano previsti corsi di formazione privati abilitanti, nonché chiarezza e trasparenza per quanto riguarda l’aggiornamento degli elenchi delle Guide provenienti dai Paesi Europei in prestazione temporanea e occasionale non più consultabili dal settembre del 2019.
Inoltre, chiedono che non si proceda alla deregolamentazione della professione dell’accompagnatore turistico, figura professionale indispensabile per la conduzione dei viaggi dei visitatori nel nostro paese e complementare a quella della guida turistica, vedendo in questa ingiustificata misura un tentativo di sostituire la figura dell’accompagnatore con quella di una ambigua figura di “guida nazionale”.