Il commento del direttore
Remo Vangelista
Quali sono i Paesi più aperti del mondo, quelli che accolgono il maggior numero di cittadini internazionali senza chiedere loro alcun visto? A stilare la classifica di queste nazioni è stata l’Unwto, che ha recentemente aggiornato le sue graduatorie sull’apertura dei visti.
Sui primi gradini del podio si confermano tre Stati insulari del Pacifico: le Isole Cook, la Micronesia e Niue, che sono aperti a ben 100 nazionalità straniere. Ma la vera sorpresa della top ten arriva dal Medioriente: è il Qatar, che ha fatto uno straordinario balzo in avanti salendo dalla 177esima posizione del 2014 all’ottava di quest’anno.
Il balzo del Qatar
Il Paese diventa, in questo modo, il più aperto del Medioriente e l’ottavo più aperto al mondo, consentendo ai cittadini di 88 nazionalità di entrare nel suo territorio senza visti e gratuitamente.
“Apertura e facilità di accesso sono elementi cruciali dell’esperienza del visitatore - sostiene Hassan Al Ibrahim, presidente dell’Authority per il Turismo del Qatar - e noi continueremo a collaborare con i nostri partner per snellire il processo di ingresso nel Paese, oltre a garantire che tutti i visti e le procedure per i visti siano elettronici”.
Nemmeno ai cittadini italiani che si recano in Qatar per turismo, come riporta viaggiaresicuri.it, è richiesto il visto: al punto di ingresso viene rilasciata gratuitamente una deroga al visto con entrata multipla (‘multiple entry visa waiver’), sotto presentazione di un passaporto con validità residua minima di sei mesi e di un biglietto di ritorno confermato. La deroga consente una permanenza massima in Qatar di 90 giorni sia in un singolo viaggio, sia in più viaggi (deroga per entrata multipla) nell’arco di 180 giorni dalla data di emissione.
La posizione dell'Italia
Gli altri Paesi nella top ten sono Dominica al quarto posto, Haiti al quinto, l’Ecuador in sesta posizione e St. Kitts and Nevis in settima. Dopo il Qatar si piazzano, invece, l’Indonesia e Mauritius.
E in Italia? In base a quanto riportato sul sito del Ministero degli Esteri, lo straniero già residente in uno Stato Schengen e titolare di permesso di soggiorno è esente da visto per soggiorni non superiori ai 90 giorni, a condizione che l’ingresso in Italia non avvenga per motivi di lavoro subordinato, lavoro autonomo o studio/tirocinio – studio/formazione. I soggiorni devono avere, dunque, come motivazione turismo, missione, affari, invito, gara sportiva o studio.
Sono oltre 60 i Paesi i cui residenti possono entrare in Italia senza visto, inclusi i cittadini di San Marino, Santa Sede e Svizzera. Per quelli di Taiwan, invece, l'esenzione dall'obbligo del visto si applica esclusivamente ai titolari di passaporti comprensivi del numero di carta d'identità.
Per i cittadini di Albania, Bosnia-Erzegovina, Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Moldova, Montenegro, Serbia l'esenzione dall'obbligo del visto si applica esclusivamente ai titolari di passaporti biometrici.
Stefania Galvan