Usa, il Dot propone una revisione delle procedure di rimborso per i voli cancellati

Le compagnie aeree dovranno risarcire subito con denaro e buoni alloggio i passeggeri, in caso di cancellazione o ritardo dei voli. Questo quanto prevede una nuova proposta del Dipartimento dei Trasporti Usa, che mira a rivedere le procedure di rimborso, a fronte dei disagi registrati negli ultimi tre anni negli scali statunitensi.

Prima la pandemia e ora la mancanza di personale hanno portato i vettori ad annullare migliaia di voli e a tagliare rotte con poco preavviso, lasciando a terra e a bocca asciutta migliaia di viaggiatori.

Le nuove regole proposte dal Dipartimento prevedono perciò maggiori tutele per i consumatori, richiedendo ai vettori - si legge su ttgmedia.com - il risarcimento istantaneo dei viaggiatori, nonché l’attivazione di “un servizio clienti tempestivo, durate e dopo i periodi di maggiore difficoltà”.

Per quanto riguarda i ritardi o modifiche last minute allo schedule, i rimborsi dovranno scattare nel caso in cui il volo sia riprogrammato dopo più di tre ore, nel caso delle tratte nazionali; e più di sei ore, nel caso di quelle internazionali.

I vettori saranno, inoltre, tenuti a fornire voucher o crediti di viaggio senza scadenza ai pax che non potranno mettersi in viaggio a causa di contagio da Covid o da altre malattie trasmissibili. E, nel caso specifico di una crisi pandemica, se questi riceveranno aiuti di Stato dovranno emettere rimborsi immediati, e non voucher o crediti senza scadenza, per i passeggeri che non potranno volare perché contagiati o a rischio contagio.

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