Il commento del direttore
Remo Vangelista
Si alza il velo sulle scelte compiute da Dario Franceschini, ministro dei Beni Culturali e del Turismo, su quanto riguarda il turismo all’interno del Recovery Fund.
“Il quadro complessivo – ha detto il ministro nel corso di un’audizione alle commissioni riunite Cultura e Attività Produttive della Camera dei Deputati - consente l’individuazione di singoli progetti perché per la prima volta la cornice di riferimento individua esplicitamente la cultura e il turismo come elementi centrali nelle scelte del Paese”.
Fra le proposte evidenziate da Franceschini a favore del turismo emergono un finanziamento per l’ammodernamento delle agenzie di viaggi e dei tour operator, il potenziamento delle misure straordinarie messe in essere, quali il tax credit per le strutture ricettive per una loro riqualificazione capace di attrarre il turismo di qualità, la prosecuzione della decontribuzione per il settore turistico e un piano per la formazione turistica.
Di più ampio respiro saranno invece le misure per la riqualificazione del patrimonio edilizio rurale capace di intercettare il turismo sostenibile; l’estensione dei sostegni alla riqualificazione dei centri storici, a partire dal bonus facciate; la riqualificazione delle aree industriali dismesse; un grande piano per il turismo lento attraverso il recupero e il rilancio delle ferrovie storiche, delle ciclabili e dei cammini; un grande piano nazionale per il recupero dei borghi.
“Prevediamo anche un grande intervento infrastrutturale per l’intermodalità tra la rete portuale, aeroportuale e l’alta velocità ferroviaria nonché la prosecuzione dell’alta velocità nel Mezzogiorno e lungo la dorsale adriatica, con la contestuale trasformazione dell’attuale sedime ferroviario a ridosso delle spiagge in una ciclabile” ha concluso Franceschini.