Il commento del direttore
Remo Vangelista
Siamo alla terza e ultima puntata della storia di Valtur, quella che inquadra gli ultimi due anni del tour operator. Anche questa volta riprendiamo da dove l’abbiamo lasciata, in quel 28 aprile del 2016 quando nel pianeta turismo irrompe mr Bonomi, che con la sua Investindustrial ha appena portato a termine l’investimento in nomi grossi come Artsana e Chicco.
La carta Tanka Village
La sua presenza fa rumore a prescindere, ma l’uomo d’affari ci tiene a mettere subito in chiaro che non si tratta di una meteora. Sul piatto mette 100 milioni per il 90 per cento delle quote più altri 100 per gli investimenti. Ma non basta. Serve un colpo a effetto e Andrea Bonomi ha già il suo asso nella manica: nello stesso giorno porta in dote a Valtur quell’oggetto del desiderio chiamato Tanka Village, a Villasimius, in Sardegna. Un villaggio d’eccezione strappato di mano, tra gli altri, ai cinesi di Fosun che volevano portare il Club Med in Sardegna. Almeno stando ai rumors dell’epoca. E sigla l’accordo per rilevare la proprietà delle strutture di Ostuni, Pila e Marilleva.
Grandi premesse e promesse
Per la nuova Valtur ci sono tutti gli ingredienti per la svolta definitiva e lo stesso Bonomi dice apertamente di volere creare il leader del turismo made in Italy. Poche settimane e arriva la prima nomina, il presidente Carlo Gagliardi, avvocato e uomo Investindustrial, che guida la corsa contro il tempo per aprire, già dal 15 giugno, il Tanka, che appare ormai la punta di diamante per conquistare il mercato. Intanto Gagliardi chiama in squadra Jordi de las Moras per il commerciale e il market e Guillermo Riutort come chief operating officer.
L’estate è un banco di prova per tastare il terreno, ma si guarda inevitabilmente all’inverno e al 2017 per la vera rampa di lancio. Serve ricucire il dialogo con le agenzie e TTG Incontri diventa un banco di prova importante. Tanto che Gagliardi si ‘espone’ in prima persona nel Mezzogiorno di Fuoco con il direttore di TTG Remo Vangelista ed espone al mercato obiettivi e linee guida di Valtur.
La chiamata di Elena David
Prima della fine dell’anno un altro passo importante con la chiamata da Una Hotels di Elena David che assume il ruolo di a.d. È lei a completare la squadra manageriale con Daniele Giovenali alla carica di direttore operativo, giusto in tempo per lanciare il nuovo corso. A febbraio 2017 arriva il grande evento per il lancio del nuovo brand e nuovo logo (si cambia dopo 17 anni) e il nuovo payoff, ‘Tutta un’altra vita’. Si apre un lungo lavoro d’immagine che passerà in primavera anche dall’apertura delle porte dell’azienda.
Irrompe Cdp e prende tre villaggi
Altra tappa importante, a giugno, l’operazione Cassa Depositi e Prestiti che si compra i tre resort riacquistati da Bonomi e accantona 27 milioni per il restyling. Intanto l’estate è avviata ma qualche crepa inizia ad apparire e i risultati non sembrano essere quelli sperati. Si prova a dare un’aggiustatina ai piani, si torna a TTG Incontri con Elena David in prima fila, si aprono le porte dei resort invernali.
Gli ultimi sviluppi
I conti però non tornano, siamo ai giorni nostri, viene chiamato Gabriele Del Torchio, già a.d. di Alitalia. La situazione sembra peggiorare. Si fermano le vendite per l’estate, si parla di concordato. Su Valtur le nuvole sono di nuovo scure.
La quarta puntata di questa storia è ancora tutta da scrivere.