Valtur, punto e a capo: richiesto il concordato

La storia si ripete. Per Valtur scatta di nuovo l’ora del concordato. Come ipotizzato nelle scorse settimane (e come annunciato dai sindacati), l’azienda tramite lo studio legale Lombardi Segni e associati ha presentato ieri al Tribunale di Milano domanda di concordato prenotativo. Intanto, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, sarebbe già stato fissato un incontro con il Ministero dello sviluppo economico, che avrebbe convocato azienda e sindacati per il 15 marzo.

A differenza di altri tipi di concordato, che prevedono la presentazione di un piano di risanamento insieme alla domanda, per il concordato prenotativo (detto anche ‘in bianco’) è il Tribunale, una volta ricevuta la richiesta, a fissare i termini entro cui l’azienda deve esibire la documentazione a corredo. Le teppistiche possono variare dai 60 ai 120 giorni.

Dal punto di vista finanziario, Valtur aveva chiuso l’ultimo esercizio con perdite per 80 milioni di euro e un indebitamento verso terzi di 70 milioni di euro.

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