Il commento del direttore
Remo Vangelista
È il terzo tour operator più grande della Germania: una posizione da podio che è valso al Gruppo Fti un incasso di 235 milioni di euro sottoforma di aiuti statali.
Il prestito pubblico, riporta fvw.de, era stato richiesto dal t.o. con sede a Monaco al fondo di stabilizzazione economica del governo federale: il risultato positivo, ha confermato il ceo Dietmar Gunz, "è arrivato anche grazie al grande impegno del nostro investitore Samih Sawiris".
Il ruolo di Sawiris
L'albergatore egiziano, infatti, è azionista di maggioranza del Gruppo Fti: lo scorso aprile aveva acquisito il 75 per cento delle quote della società, permettendo a Fti di assicurarsi un pacchetto finanziario da Unicredit Bank con garanzie statali. Un fattore, sottolinea il ceo, "che è stato vitale per poter chiedere e ottenere il fondo".
Il sostegno statale fa comunque parte di un pacchetto di misure intraprese dal Gruppo che includono anche un taglio dei posti di lavoro lo scorso luglio, una riduzione del 20 per cento del costo del lavoro, la chiusura di diversi marchi specializzati e la vendita della nave da crociera Berlino.
Ora, ha aggiunto l'a.d. Ralph Schiller, "possiamo concentrarci completamente sui prossimi mesi: abbiamo già alcune prenotazioni anticipate per pacchetti e vacanze in destinazioni tradizionali e ci aspettiamo una forte spinta alle vendite nella prima metà del 2021".