Il commento del direttore
Remo Vangelista
Dopo il crollo drammatico, emerge la possibilità di una rapida ripresa dell'industria del turismo. Affermazione confortante, soprattutto perché arriva da Ipk International, che, a ITB Berlin Now, ha presentato gli ultimi risultati del World Travel Monitor sulle tendenze nell'anno della pandemia e sulle intenzioni di viaggio nel 2021.
A livello globale, nel 2020 l'outgoing è diminuito di circa il 70 per cento, con perdite a seconda del continente e della tipologia di viaggio.
Le vacanze orientate alla natura e i viaggi in auto hanno registrato risultati migliori durante la pandemia rispetto a quelli aerei o alle vacanze in città, o dei viaggi d'affari: i viaggi con voli sono stati particolarmente colpiti, con un calo del 74 per cento in tutto il mondo, mentre per quanto riguarda le sistemazioni, nel settore alberghiero il calo è superiore alla media (-73 per cento).
"Nonostante il drastico calo globale dello scorso anno - sottolinea Ipk - i risultati del sondaggio fanno ben sperare: due terzi dei viaggiatori in partenza in tutto il mondo intendono infatti viaggiare di nuovo all'estero nel 2021".
Alla domanda sulle destinazioni outgoing preferite per il 2021, gli europei preferiscono le destinazioni nella stessa Europa, Spagna in primis, seguita da Italia, Germania e Francia. Tra americani e asiatici, anche i viaggi nel proprio continente sembrano la scelta principale, ma non escludono destinazioni europee.
Sempre stando al sondaggio Ipk, a gennaio di quest'anno il 62 per cento degli intervistati intenderebbe viaggiare all'estero nel 2021, mentre chi non ha intenzione di recarsi in altri Paesi non lo farebbe per motivi finanziari, bensì per il rischio di infezione.