Viaggi e regole Ue, Ectaa: "Allineare le tutele a carico di vettori e agenzie"

L'Unione europea, come già annunciato negli scorsi mesi, si prepara a rivedere le norme sui pacchetti turistici. Ma l'Ectaa manifesta alcune perplessità sulla direzione che sta prendendo il dibattito.

La discussione è emersa durante il meeting dell'associazione la scorsa settimana a Salonicco, che ha visto la partecipazione dei rappresentati di associazioni, tour operator e agenzie di viaggi.

I timori espressi riguardano le opzioni attualmente in esame in Ue e in particolare la discrepanza tra quanto chiesto alle compagnie aeree e le responsabilità degli organizzatori di viaggi.

I pagamenti anticipati
Secondo quanto riportato da Ectaa in una nota, il commissario Didier Reynders (le cui competenze comprendono la tutela dei consumatori) ha espresso l'intenzione di limitare i pagamenti anticipati ai tour operator come nuova misura da inserire nella normativa. Allo stesso tempo, afferma Ectaa, non c'è però l'intenzione di applicare una norma simile alle compagnie aeree (che sarebbe di competenza, sottolinea l'associazione, del commissario Adina Vălean). Questa norma, si legge ancora nella nota, creerebbe dei problemi al turismo organizzato: tour operator e agenzie infatti, con i soldi incassati degli anticipi, devono pagare i diversi fornitori, alcuni dei quali talvolta chiedono anche il versamento dell'intero importo dovuto.

Tutele in caso di insolvenza
Su un altro fronte, la Commissione sta lavorando a forme di ulteriore protezione in caso di insolvenza da parte dell'organizzatore del viaggio. Ma, afferma ancora Ectaa, non sono allo studio norme simili riguardanti le compagnie aeree. E questo, si legge nella nota, "nonostante la raccomandazione della Corte dei conti europea del giugno 2021 di estendere la protezione in caso di insolvenza offerta dalla direttiva sui pacchetti turistici, compresi i costi di rimpatrio, alle compagnie aeree ai sensi del regolamento 261/2004".

Frank Oostdam, Presidente di Ectaa, ha commentato: “Limitare i pagamenti anticipati e imporre la protezione dall'insolvenza solo su una parte della catena a scapito dei tour operator, che sono per lo più pmi, li spingerà fuori dal mercato. Priverà i consumatori di un prodotto di viaggio essenziale, poiché i pacchetti turistici offrono un elevato livello di protezione”. E ha aggiunto: "Invitiamo i commissari Reynders e Valean ad allineare le misure attraverso l'intera catena del valore dei viaggi, se il loro obiettivo è davvero migliorare la protezione dei consumatori".

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