Il commento del direttore
Remo Vangelista
Natura, glamour da copertina e eventi: è la ricetta della Costa Smeralda per allungare la stagione, almeno nelle intenzioni di Mario Ferraro, ceo di Smeralda Holding. L’obiettivo del manager è chiudere a fine novembre, magari estendendo l’apertura a Natale e Capodanno.
“La stagione 2024, ancora in corso, ha registrato un bilancio molto positivo per la destinazione Costa Smeralda - dice Ferraro all’Economia del Corriere della Sera -, con un significativo incremento delle presenze turistiche nei quattro iconici hotel Cala di Volpe, Romazzino, Pitrizza e Cervo. Abbiamo riscontrato una sensibile crescita della clientela americana e medio orientale, con livelli occupazionali degli alberghi mai raggiunti prima: la destinazione ha dimostrato di essere al top delle richieste, con flussi turistici che, grazie al costante lavoro di allungamento della stagione, sono stati distribuiti anche nei mesi e nelle settimane di primavera e autunno”.
La strategia di creazione di contenuti, sopratutto in bassa stagione, ha portato la Costa Smeralda a una trasformazione in termini di offerta e nell’ottica di attirare una clientela giovane è stata sviluppata l’offerta del dopo cena, con una lounge aperta fino alle 3 di notte.
Sono anche iniziati i lavori di restyling e potenziamento delle strutture alberghiere, a partire dall’Hotel Cala di Volpe, che lo scorso anno ha festeggiato 60 anni di storia con la conclusione dell’opera di ristrutturazione avviata nel 2018, mentre il Romazzino e il Pitrizza sono entrati nell’orbita LVMH, che li proporrà con i marchi Belmond e Cheval Blanc.
Ma l’idea è restare una destinazione di nicchia: “La precedente proprietà voleva costruire altri alberghi – spiega Ferraro -, mentre noi abbiamo deciso per una dimensione ridotta, offrendo un prodotto di altissima qualità. Persino la camera più costosa, la Harrods suite può essere difficile da prenotare nella stagione più calda”.