Il commento del direttore
Remo Vangelista
Arriva nella notte il nuovo Dpcm che stabilisce le regole per gli italiani dal 7 al 15 gennaio prossimo e introduce il concetto di zona gialla rafforzata. In sostanza, una zona gialla con apertura di bar e ristoranti fino alle 18, insieme agli altri negozi, e con la possibilità di spostamento fra diversi comuni, ma che vieta gli spostamenti fra regioni.
Nel fine settimana del 9 e 10, invece, tutta l’Italia sarà in zona arancione, con bar e ristoranti chiusi e divieti di spostamento fra comuni, fatto salvo quelli inferiori ai 5mila abitanti.
Le scuole superiori, infine, rientreranno in presenza al 50% a partire dall’11 gennaio, mentre medie ed elementari ripartiranno regolarmente il 7 gennaio.
Sono queste le principali novità introdotte questa notte dal Consiglio dei ministri e che saranno valide fino al prossimo 15 gennaio, data nella quale è atteso un nuovo provvedimento e che vanno a sostituire il Dpcm di Natale.
A partire dall’11 gennaio, inoltre, ritornerà la divisione in fasce di colore per le diverse regioni italiane, con un inasprimento dei limiti per il passaggio fra colori: con un indice Rt dell’1 il territorio passerà da giallo ad arancione, con un indice dell’1,25 da arancione a rosso.
Il tema delle scuole è stato il più dibattuto in Cdm: da una parte alcune forze volevano fissare il rientro in classe al 15 o al 18 gennaio, mentre altre il 7. Si è raggiunto il compromesso sull’11, ma quasi tutte le Regioni stanno andando in ordine sparso: le più dure sono Veneto e Friuli, che hanno deciso di rimandare il rientro a scuola in presenza alla fine del mese di gennaio.
Per il futuro, le ipotesi prevedono un nuovo decreto valido dal 15 al 31 gennaio, data nella quale scade anche lo stato di emergenza, partito il 31 gennaio 2020.