Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il green pass italiano sta facendo discutere prima ancora che il documento entri fisicamente in vigore (anche se virtualmente è già operativo nella forma dei tre requisiti per spostarsi, ovvero vaccino, guarigione dal Covid oppure tampone nelle 48 ore precedenti).
Secondo quanto riportato da Corriere.it, sono molti i dubbi della politica, dalle questioni burocratiche legate alla privacy fino ad arrivare ai costi oppure la reale validità del tampone come lasciapassare. E si prospetta già una revisione del progetto per renderlo maggiormente fattibile. Con il rischio però di un allungamento dei tempi e un rallentamento del riavvio della macchina del turismo, primo obiettivo del varo del green pass.
Le prossime tappe
I prossimi step prevederebbero la valutazione di regole comuni per armonizzare il pass italiano con quello europeo che entrerà in vigore a luglio. La prossima settimana inoltre si riunirà la cabina di regia per fornire indicazioni prima del Consiglio dei ministri. La strada, comunque sia, appare tutt’altro che in discesa.