Il commento del direttore
Remo Vangelista
Consapevole, intellettualmente e spiritualmente appagante, libero da ogni materialità. Il viaggio di lusso sta cambiando pelle e lo sfarzo fine a se stesso sembra ormai di scarso appeal per il viaggiatore altospendente. Questa trasformazione, di cui TTG Luxury ha raccontato approfonditamente le fasi nel corso del 2019, sta portando inevitabilmente gli operatori del turismo organizzato a ripensare l’offerta e il modo di vendere i viaggi, puntando tutto sul contenuto e su nuovi metodi di approccio al cliente, trasformando, per esempio, l’agenzia in un luogo accogliente e accomodante, dove ogni desiderio può essere soddisfatto in ogni singolo dettaglio.
Perché la nuova era del luxury travel è orientata al raggiungimento di un'esperienza di lusso end-to-end. Gli attori della filiera devono collaborare per garantire al turista un viaggio senza imprevisti da quando si sale sul taxi per l’aeroporto sino al rientro a casa.
Fuori dai circuiti
Non c’è spazio per la banalità. Il mantra è 'Off the beaten track'. Il viaggio di lusso, nell’epoca contemporanea, più che unico è 'fuori dai circuiti', è un'esperienza, anche breve, fuori dal mondo conosciuto, dai sentieri più battuti. È un'esperienza iperpersonalizzata e, allo stesso tempo, 'privata', da condividere, se necessario, solo su Instagram e con la famiglia. È un'evoluzione, quella dei viaggi high budget, figlia di un'etica Millennial, sensibile alle evoluzioni socio-economiche e tendente a privilegiare la qualità del tempo, piuttosto che lo sfarzo.
L'era del lusso consapevole
Un cambio di mentalità che, alle porte del 2020, porta a un’ulteriore evoluzione. Nel turista altospendente si fa largo una maggiore attenzione alla sostenibilità non solo ambientale, ma a quello che è un interesse globale per il benessere del pianeta e delle popolazioni che lo abitano, unito a un interesse per esperienze che siano trasformative, ossia che non si limitino a coinvolgere il viaggiatore in un'immersione momentanea e limitata in altre culture o in altri modi di vivere, ma che siano una porta per crescere e cambiare la propria vita. Questo è il lusso del secondo ventennio degli anni Duemila.
L'ultima edizione dell'Iltm di Cannes lo ha battezzato ‘Conscious luxury’. E non si tratta solo di una definizione 'di maniera': i principali brand alberghieri confermano che i loro clienti stanno orientando le loro richieste verso questo tipo di offerta, privilegiando le strutture che valorizzano il lusso consapevole.
Per approfondire tutte le nuove sfaccettature del luxury travel, sfogliate i due numeri di TTG Luxury, cliccando qui: link 1 - link 2