Airbnb e i nemici interni: gli host bypassano la piattaforma

Il rischio arriva soprattutto dagli host ‘professionali’, quelli che dispongono di più appartamenti su Airbnb. Sono proprio loro, infatti, i primi a cercare di aggirare le regole della piattaforma, usandola alla stregua di una pagina web per farsi conoscere e raccogliere i dati dei visitatori, per poi avvalersene suggerendo loro la famigerata prenotazione diretta.

Un modo per bypssare Airbnb eliminando i costi dovuti alla piattaforma in qualità di intermediario.
Un problema non da poco per il gigante della Silicon Valley, reduce da una trionfale quotazione in Borsa, come si legge su corriere.it.

Gli escamotage per aggirare i divieti
Il giornale riporta un servizio di Financial Times che spiega come gli host ‘furbetti’ abbiano trovato il modo di aggirare il divieto della piattaforma di raccogliere i dati di chi prenota. In pratica gli host hanno iniziato a usare il sistema delle ‘guidebook digitali’, con consigli per il soggiorno.

Inviandole a chi prenota e invitando gli ospiti a condividere le proprie esperienze sui social, gli host userebbero le informazioni raccolte per suggerire, in un secondo momento, soggiorni con un accordo privato, dunque senza la fee dovuta ad Airbnb.

Un altro escamotage è quello di intercettare le e-mail di chi soggiorna nella casa attraverso il wifi: in questo modo si ottengono i contatti non solo di chi prenota, ma anche degli altri che soggiornavano nella casa.

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