Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Andiamo controcorrente, lo so”. Marco Celani, a.d. di Italianway (nella foto), delinea il quadro di un settore, l’extralberghiero, che sembra non aver subito le gravi perdite accusate dalla ricettività alberghiera, tenendo anche nelle città.
“Nel 2021 - racconta il manager - abbiamo registrato quasi 90mila ospiti, con un totale di circa 29mila prenotazioni e in città come Milano da settembre a novembre i tassi di occupazione sono stati superiori al 90%, scendendo di poco a dicembre con l’85% medio, per poi arrivare al 72% in questo mese. Anche Roma ha registrato buoni risultati, soprattutto nell’alto di gamma”.
La drastica riduzione delle sistemazioni disponibili per gli affitti brevi influenza certo i dati di occupazione delle case di Italianway, ma da sola non basta a spiegare l’ottima tenuta del comparto.
Tenuta che, esaminando le mete più prettamente leisure, si trasforma in un vero e proprio successo: “Nelle destinazioni di vacanza ad agosto 2021 il toc è stato praticamente del 100 per cento – fa notare Celani – e teniamo contro del fatto che la stagione estiva era partita con notevole ritardo”.
Il ritorno degli americani
Quest’anno, aggiunge, la situazione è decisamente più favorevole: “Basti pensare che ai tedeschi e nordeuropei, che lo scorso anno hanno rappresentando lo zoccolo duro della clientela internazionale, si stanno aggiungendo ora anche gli americani, che prenotano già adesso per l’estate e addirittura il mese di settembre”. Soddisfacenti anche i dati della bassa stagione, con una notevole spinta dai soggiorni anche lunghi di lavoratori in smart working: "In questo momento a Lampedusa ci sono belgi, olandesi, nordeuropei che si fermano anche un mese, unendo il lavoro alla vacanza".
Una richiesta talmente alta che, secondo Celani, farà salire i prezzi anche più del 2019, dopo un 2021 in cui le tariffe avevano già registrato un incremento del 20 per cento sull’anno precedente.
I perché di una scelta
Più sicurezza, più comfort, possibilità di soggiorno in destinazioni fuori dai flussi turistici tradizionali e quindi meno affollate, case con spazi ampi per coniugare smart working e relax. Tante sono le motivazioni che spingono a scegliere le case vacanza “che - tiene a precisare Celani - rispettano le stesse regole degli alberghi. Anche noi, infatti, verifichiamo il Green pass in presenza, nelle reception aperte in città con i nostri addetti che accolgono la clientela. Una garanzia di sicurezza per gruppi di amici e famiglie, che spesso scelgono le case vacanza per ritrovarsi tutti insieme, coniugando l’esigenza di una socialità ritrovata con quella della tutela sanitaria”.
L'obiettivo
Circa 2.500 le case contrattualizzate da Italianway, con oltre 280 destinazioni coperte e 650mila notti prenotabili attraverso il portale. E un obiettivo ambizioso: “Raddoppiare il portafoglio di strutture quest’anno, cercando sia case in franchising, sia partner che, tramite l’affiliazione indiretta, si affidino a noi per la parte distributiva”.