Le compagnie americane tracciano la rotta

Teniamo sempre sotto controllo cosa avviene sul mercato Usa. Ieri due vettori hanno conquistato spazi sui giornali per motivi molto diversi.  

Il primo American Airlines ha ammesso di aver fermato quasi 100 aerei per mancanza di personale. Problematica che nei giorni scorsi è venuta fuori anche negli aeroporti e nelle compagnie aeree europee. I disagi si sentono ormai in modo chiaro e secondo gli addetti ai lavori il problema potrebbe diventare ancora più pesante nelle prossime settimane.  

Ben altro taglio e messaggio in arrivo da Delta. Il suo ceo, Ed Bastian, ha detto senza tanti giri di parole che le tariffe sono destinate ad aumentare del 30% circa, senza per questo scalfire il ritmo delle prenotazioni. Perché i consumatori hanno ripreso a spendere.

In fondo al discorso di Bastian s’intravede però una criticità finanziaria. Il costo del greggio sta infatti appesantendo la corsa delle linee aeree.

Insomma, a una buona notizia corrisponde sempre qualcosa che frena la corsa al recupero dei vettori. In ogni caso, l’aumento tariffario era prevedibile dopo 2 annate così strane. Adesso solo l’autunno ci potrà consegnare un barometro attendibile di questa industria. Finita la scorpacciata delle compagnie a luglio e agosto vedremo infatti chi avrà imboccato definitivamente il sentiero della ripresa duratura.

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