Il commento del direttore
Remo Vangelista
Chi si aspetta di vedere uno scalo in assetto di guerra resta deluso.
La sorveglianza all'interno dell'aeroporto parigino appare impercettibile, leggera, si vedono poliziotti girare in coppia e poi tre uomini dell'esercito francese che fanno la ronda avanti e indietro con fucili spianati, ma la senzazione è chiara. Siamo in un aeroporto silente dove non si respira il traffico di qualche giorno fa.
Stamane i giornali francesi hanno ben spiegato che gli alberghi a cinque stelle stanno subendo cancellazioni e anche nei ristoranti alla moda sono scomparse le code. Ma è il momento della sofferenza dove si fatica a ripartire.