Il commento del direttore
Remo Vangelista
Alitalia non vuole perdere i sindacati. E si dice pronta a cercare un accordo con le parti sociali per riprendere la strada dell’intesa. Un presupposto imprescindibile, se la via da imboccare è davvero quella del rilancio.
Dopo lo stop alle trattative che le parti sociali hanno deciso nei giorni scorsi, il vettore, nell’incontro che ieri mattina il ministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda ha avuto con l’a.d. Cramer Ball, ha ribadito l’intenzione di trovare un’intesa con le organizzazioni sindacali sul rinnovo del Contratto Nazionale di lavoro, scaduto lo scorso 31 dicembre.
La compagnia è stretta in una morsa, con l’impasse sindacale su un fronte e l’incombenza dei dati finanziari dall’altro: Alitalia, si legge in una nota diffusa ieri sera, “continua a ritenere che un accordo con le sigle sindacali sia la strada più auspicabile per il rilancio della compagnia”.
Allo stesso tempo, però, è urgente che il tanto atteso piano, annunciato per marzo, imponga una seria revisione del modello attuale: “Ferma restando la necessità di rinnovare il proprio modello di business – si legge infatti nel documento -, aumentando i ricavi e riducendo i costi, per rendere Alitalia competitiva ed economicamente sostenibile sul mercato”.
La consapevolezza, dunque, sembra non mancare. Ora bisognerà attendere i fatti.