Il commento del direttore
Remo Vangelista
Non si era ancora esposto nei loro confronti. Michael O’Leary, ceo di Ryanair, nel corso degli anni ha sempre espresso critiche nei confronti dei competitor, che si chiamassero Alitalia o Norwegian (in realtà l’elenco è molto più lungo e forse non risparmia nessuno). E le critiche sono sempre state accompagnate dalle motivazioni per le quali questo o quello vettore non poteva competere con Ryanair. L’ultimo in ordine di tempo è stato easyJet, nei confronti della quale si era espresso dicendo che il suo modello di business non poteva più essere definito low cost.
New entry
Adesso è arrivata l’ora anche di Wizz Air, la compagnia sicuramente più ambiziosa del momento, quella che è riuscita ad aprire basi e voli là dove gli altri non facevano altro che chiudere. E diventando protagonista anche in Italia, un mercato sinora poco battuto.
Il teorema di O'Leary
Ma Michael O’Leary è riuscito a trovare l’inghippo, a vedere il limite oltre il quale Wizz Air sarà costretta a fare un passo indietro. Secondo quanto riportato da Simpleflying, l’espansione in Europa occidentale di Wizz Air sarà la mossa ‘fatale’ perché, dice O’Leary, arriverà prima o poi lo scontro con un mercato che ha un elemento in più rispetto a quelli in cui la compagnia ungherese è cresciuta: i sindacati.
I contratti
Le questioni sui contratti dei lavoratori hanno dato del filo da torcere a Ryanair e il ceo sa bene quanto passi indietro ha dovuto fare in termini di concessioni, adeguamenti ecc. Con il modello di Wizz Air questo non sarà possibile e secondo O’Leary presto ci sarà l’arretramento e la prosecuzione dell’espansione verso altre aeree meno ostili da questo punto di vista.
Ps: per chi credesse che Michael O’Leary si fosse limitato a questa disamina in maniera asettica, stia tranquillo. O’Leary resta O’Leary: “Ogni volta che Wizz Air cerca di competere con Ryanair perde”, ha concluso.