Il commento del direttore
Remo Vangelista
Sono oltre 170mila le camere d’albergo che, nei prossimi anni, sorgeranno nelle nuove strutture dei Paesi del Golfo Persico, che si apprestano dunque ad aumentare del 40% la loro capacità ricettiva.
La cifra emerge da uno studio che la benchmarking company Str ha condotto per conto dell’Arabian Travel Market sui Paesi facenti parte della Gulf Cooperation Council (GCC), ossia Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Ebbene, il loro ritmo complessivo di aperture alberghiere e di progetti in cantiere è quattro volte maggiore rispetto al resto del mondo, con un tasso che equivale all’11% dell’offerta esistente di progetti in fase di sviluppo.
Nella sola Arabia Saudita, ad esempio, le camere esistenti sono già 135.560, con una pipeline attiva di 82.639 unità e la previsione di arrivare, entro il 2030, a un totale di oltre 218mila sistemazioni.
Gli Emirati guidano la crescita
Ma nell’area a crescere più di tutti sono gli Emirati Arabi Uniti, dove l’offerta di camere è aumentata di oltre 70mila unità tra il 2010 e il 2019, con un incremento medio annuo del 6%. “Tra gli emirati - fa notare a TopHotelNews Danielle Curtis, exhibition director di Atm - è interessante notare come Ras Al Khaimah sia seconda solo a Dubai, con 5.076 camere in pipeline, quasi la stessa quantità di Sharjah, Abu Dhabi e Fujairah messi insieme”.
Un cammino in controtendenza
Mentre lo sviluppo alberghiero totale sta rallentando, soprattutto a causa delle previsioni di una debole crescita economica, “tra Expo 2020, la Coppa del Mondo Fifa 2022 e l'ambiziosa strategia Vision 2030 dell'Arabia Saudita - continua Curtis - la pipeline del settore dell'ospitalità dei Paesi GCC va in controtendenza, con una crescita solida e continua”.
Due le ragioni che spingono in avanti gli investimenti: la crescente popolarità dei Paesi della regione fra i mercati turistici internazionali e la necessità impellente di procedere a passo spedito sulla strada della diversificazione dell’economia, affrancandosi progressivamente dal settore degli idrocarburi per puntare sull’industria delle vacanze.
Secondo il database di TopHotelProjects sono attualmente in corso almeno 550 progetti alberghieri di fascia alta in tutta l’area del Medioriente. Tra le strutture la cui consegna è imminente c’è l'Atlantis The Royal Resort and Residences di Kerzner International a Dubai, con 795 camere all'interno di uno spettacolare edificio di 47 piani. Tra le altre aperture l'Hard Rock Hotel Abu Dhabi, un grattacielo da 378 camere in arrivo nel terzo trimestre del 2023, e nello stesso trimestre il grattacielo di 43 piani Waldorf Astoria Doha West Bay, che aggiungerà 336 camere alla capacità ricettiva del Qatar.