Boccato, HNH:
“Il mercato italiano
si è normalizzato”

Normalizzazione del flusso di clientela italiana, ma forte ripresa della componente internazionale, soprattutto quella in arrivo da oltreoceano. Luca Boccato, ceo di HNH Hospitality, traccia una prima stima di quella che, dal suo osservatorio privilegiato, potrà essere l’annata 2025 dell’hospitality alberghiera.

“Negli ultimi anni - ci spiega - il turismo italiano ha registrato una crescita rilevante, con un picco significativo già nel 2023. Per quest’anno, invece, prevediamo una fase di stabilizzazione, con un rallentamento della crescita anche dei mercati consolidati”.

Un fenomeno dovuto essenzialmente alla frenata del ciclo economico di aree geografiche come Centro Europa e Usa. Non si parla, beninteso, di calo, bensì di valori più calmierati rispetto al 2024, soprattutto per quanto riguarda il budget destinato alla vacanza.

L’interesse dell’area asiatica

A fronte di tutto ciò, però, secondo Boccato si potrà assistere a una ripresa più significativa di altre macroregioni mondiali: “In particolare - fa notare - tutta l’area asiatica sta dimostrando un interesse crescente per l’Italia, insieme ad altri mercati long haul”.

E il suo pensiero va alla clientela australiana: “L’Australia - conferma Boccato - rientra tra le geografie a lungo raggio che stanno vivendo un progressivo ritorno ai livelli pre-pandemia, con segnali di consolidamento. Ci aspettiamo che nei prossimi mesi questa ripresa si rafforzi ulteriormente, sostenuta dalla crescente domanda di viaggi internazionali e dal rinnovato interesse per le destinazioni europee”.

Un’evoluzione ancora lenta

Cambia, dunque, la geografia del turismo, così come mutano desideri e necessità dei viaggiatori e i player della ricettività devono imparare a fronteggiare questo cambiamento, anche grazie agli strumenti tecnologici. Da questo punto di vista, però, la strada da percorrere è ancora lunga: “Il settore dell’hospitality italiana - rimarca infatti Boccato - continua a essere caratterizzato da un processo di evoluzione lento, con una frammentazione ancora molto evidente. Il legislatore ha un ruolo cruciale nel favorire un cambiamento strutturale, ma le dinamiche attuali tendono spesso a privilegiare le pmi rispetto ai gruppi alberghieri, creando uno scenario in cui l’innovazione fatica a imporsi su larga scala”.

Uno scenario in cui, tuttavia, si intravedono segnali di movimento, con diverse realtà che stanno portando idee nuove e modelli più strutturati nel settore, oltre a diversificare il business. Questo è proprio il caso di HNH Hospitality, che ha avviato nuove direzioni strategiche come l’accordo per il primo management contract nella storia del gruppo, la gestione del Palazzo delle Stelline a Milano, di proprietà della Fondazione Stelline, che sarà rilanciato nel 2026 con il marchio MGallery di Accor. Una svolta rispetto al tradizionale modello basato su proprietà o affitto, che apre nuovi scenari per il futuro.

L’obiettivo del 2025

E continuando a parlare di futuro Boccato anticipa un traguardo da raggiungere: “Dopo aver chiuso l’anno fiscale al 31 ottobre 2024 con un risultato storico di 113 milioni di fatturato - sottolinea il ceo - affrontiamo il nuovo anno con grande determinazione e un piano chiaro di espansione e diversificazione con il quale puntiamo a superare per la prima volta i 120 milioni di fatturato”.

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