Il commento del direttore
Remo Vangelista
Esperienze outdoor e paesaggio del Piemonte vanno a braccetto. Se il Covid-19 ha costretto a ridefinire gran parte dell'offerta turistica italiana e mondiale, le antiche terre sabaude non si sono fatte trovare impreparate.
"L'attenzione per prodotti e circuiti all'aria aperta era già ben sviluppata nella nostra Regione - spiega Luisa Piazza, direttore generale di VisitPiemonte -, dal momento che abbondiamo di montagne, aree lacustri o riserve naturalistiche, col vantaggio di una loro armonica fusione con le testimonianze storiche lasciate dall'uomo. Tali caratteristiche, oltre a rappresentare il nostro primo focus tematico, sono anche alla base del riconoscimento Unesco dei nostri Sacri Monti o del sito palafitticolo preistorico del lago Viverone. Per potenziare l'offerta rispetto ai nuovi trend, negli ultimi tre anni non abbiamo fatto altro che intensificare l'opera di mappatura per favorire connessioni di prodotti e servizi, sviluppando proposte in stretta collaborazione con gli operatori turistici del territorio".
In base alle indagini di mercato di VisitPiemonte, la Regione - al pari della Toscana - risulta conosciuta e apprezzata dal consumatore finale proprio per questa "vocazione paesaggistica", che ha trovato nel recente lancio del 'Grand Tour Unesco del Piemonte in bicicletta' la pietra angolare per ogni ulteriore declinazione in chiave verde e sostenibile. "Il Grand Tour mette a sistema tutti i territori provinciali - aggiunge Piazza - agevolando l'interscambio bicicletta-ferrovia su un arco continuo di 600 chilometri, ma soprattutto legando le attrattive monumentali delle grandi città e del patrimonio Unesco con rari gioielli delle aree più periferiche".
Sviluppo tecnologico
Naturalmente non è stata sottovalutata la spinta alla digitalizzazione prodotta dalla pandemia. La persistente presenza nel territorio di visitatori del Nord Europa, già da tempo abituati a modalità di lavoro agile, ha indotto circa 90 albergatori a predisporre camere o proprietà adatte per lo smart working, definendo insieme all'Associazione Nazionale Comuni d'Italia e all'Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani i nuovi standard tecnologici per favorire soggiorni prolungati di vacanza-lavoro.
Il nuovo programma digital friendly, per il momento esteso soprattutto alle aree di città e pianura, è diventato uno dei punti di forza per consolidare gli arrivi già dalla stagione autunnale e invernale. "Sfruttando poi il richiamo della Sesta Conferenza Globale sull'Enoturismo di Alba, in programma a settembre 2022 - conclude Piazza - è stato potenziato il legame fra settore agroalimentare ed enogastronomico, immettendo sul mercato nuove combinazioni di prodotti Dop, Doc e Igp col famoso tartufo d'Alba. Dal punto di vista delle relazioni internazionali di prossimità abbiamo poi puntato sulla valorizzazione delle fortezze alpine al confine con la Francia e la Svizzera, accrescendo al contempo la visibilità e il potere attrattivo dell'area dei laghi per un progetto degli Stati Generali del Turismo e della Cultura della Regione Insubrica".