Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il numero di visitatori in arrivo dalla Cina è in crescita. Secondo quanto dichiarato dal China Tourism Academy, nel 2018 l'incremento di viaggiatori in uscita dal Paese è stato del 100 per cento rispetto all'anno precedente, per un totale di 11 milioni.
Analizzando con attenzione questo mercato si nota come il profilo sia in evoluzione e come al contempo cambino le abitudini di consumo. Come spiega Francesco Boggio Ferraris, direttore Scuola di formazione permanente della Fondazione Italia Cina, i turisti cinesi tendono a essere sempre più giovani e facoltosi. Con un'età media di 33 anni, sono infatti al primo posto davanti ai loro corrispondenti europei e americani. "Una tendenza che vede inoltre lo sviluppo di una classe alta e medio alta che nei prossimi 15 anni comprenderà il 35 per cento della popolazione" aggiunge.
Il Vecchio Continente si posiziona al secondo posto nelle preferenze dei cinesi solo dietro le mete asiatiche. Eppure, se da una parte il 13 per cento dei viaggiatori sceglie di esplorare le nostre città, dall'altra nessuna nazione europea si trova nella top 10 dei Paesi in cui questi si sentono accolti al meglio.
Un dato significativo, questo, sul quale si ferma Andrea Ghizzoni, direttore Tencent Ibg Europa. "Dimentichiamoci del classico gruppo di persone di mezza età accompagnate dalla guida con la bandierina - ha precisato ironicamente -. Oggi chi si sposta cerca autonomia usando semplicemente il proprio smartphone, per questo popolo l'online è fondamentale e in particolare lo è WeChat, uno snodo cruciale per sviluppare nuove opportunità di business".
L'analisi completa nel servizio pubblicato su TTG Magazine, disponibile anche online a questo link
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