Il commento del direttore
Remo Vangelista
L’Italia e altri dodici Paesi finiscono sotto la lente della Commissione Ue. Al centro, ancora una volta, la travagliata questione dei voucher e, nello specifico, l’articolo 88bis del Cura Italia. La norma, come già denunciato dalle associazioni dei consumatori, sarebbe in conflitto con il regolamento europeo sui diritti dei passeggeri.
La Commissione europea riconosce infatti il diritto dei passeggeri di poter “scegliere tra rimborso e voucher” e in una lettera ufficiale si è detta pronta ad aprire una procedura di infrazione nei confronti dei Paesi che abbiano negato questa possibilità.
“Siamo convinti – ha spiegato la Commissione Ue – che la Ue debba preservare i diritti dei viaggiatori e dei passeggeri”.
Un rischio per le agenzie
Un fulmine a ciel sereno per le agenzie di viaggi. L’articolo 88bis del Cura Italia ha infatti chiarito come l'emissione dei voucher assolva i correlativi obblighi di rimborso e non richieda alcuna forma di accettazione da parte del destinatario, venendo così incontro alle problematiche di liquidità degli operatori della distribuzione.
Ora, il Governo Conte ha tempo fino a fine mese per allinearsi alla disciplina europea sui diritti dei passeggeri. “Entro il 28 maggio aspettiamo provvedimenti o la descrizione dei provvedimenti che saranno presi per allineare le leggi italiane al diritto comunitario o sarà infrazione”, ha precisato l’Ue.