Il commento del direttore
Remo Vangelista
Due mesi dopo la decisione inglese, arriva anche per l’Italia il blocco di un messaggio pubblicitario di Booking.com che promette la possibilità di cancellare gratuitamente le prenotazioni. A ritenere il messaggio ingannevole è stato l’Istituto dell’Autodisciplina pubblicitaria, che pertanto ha disposto lo stop in quanto “induce in errore il pubblico in merito alla vantata gratuità della possibilità di cancellare la propria prenotazione”.
La soddisfazione di Federalberghi
Una decisione che non poteva non essere accolta con soddisfazione dal presidente di Federalberghi, Alessandro Nucara, il quale sottolinea come basti “consultare un qualsiasi portale per accorgersi che la prenotazione non cancellabile costa meno di quella cancellabile. Quindi, la libertà di cancellare ha un prezzo e non può essere qualificata come gratuita".
Secondo Nucara la differenza di prezzo è normale perché “serve a compensare, sia pur in minima parte, gli oneri che l’impresa sostiene per la gestione delle disdette e il danno che si genera nel caso in cui la camera rilasciata all'ultimo momento rimanga invenduta”.
Le condizioni devono però essere trasparenti: “Se affermi che la cancellazione è gratuita stai raccontando una frottola" conclude il presidente.
Uno spot pressoché identico era stato censurato ad inizio gennaio dall'Advertising Standard Authority, l'Autorità di vigilanza britannica.