Il commento del direttore
Remo Vangelista
Adesso tocca a Booking.com. Ryanair apre un nuovo fronte di sfida, tornando questa volta sul terreno delle agenzie di viaggi online e dell'intermediazione in generale, nei confronti della quale la low cost non ha mai nascosto l'ostilità.
Ma adesso, come riporta preferente.com la compagnia aerea ha puntato i riflettori su uno dei principali player mondiali dell'ecommerce turistico, affermando che il colosso Booking.com sfrutterebbe Etraveli (azienda con cui ha appena concluso un merger) per accedere al sito della stessa Ryanair.
I precedenti
Non è in realtà la prima volta in cui il vettore irlandese chiama in causa Booking.com. Già nel 2020 aveva citato in giudizio la società di ecommerce insieme alle sue controllate (agoda, Priceline e Kayak) sempre per il medesimo motivo, ovvero la rivendita dei biglietti di Ryanair.
L'accesso alle tariffe da parte di Etraveli, secondo Ryanair, sarebbe stato un comportamento "ad alto rischio", come precisa ancora il sito di informazione trade iberico, visti i precedenti.