Quella voglia di cambiare schema

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- 22/03/2018 18:10

Quella voglia di cambiare schema

Tentare una nuova via. Come nel mondo delle scalate in alta quota. L’idea è quella di mettereinsieme la moda e il turismo per offrire prodotti di alta gamma dedicati a una clientela sempre più esigente. La seconda edizione di TTG Luxury prova a cambiare i vecchi schemi e propone un’idea, per alcuni una provocazione, nata dall’intervista Match Point con l’imprenditore Luca Patané. Uno che solca il turismo da anni in tutte le sue pieghe. Dal leisure del mondo charter al lusso delle prime classi delle compagnie aeree.

Il nuovo numero di TTG Luxury si addentra anche tra i mercati emergenti che stanno stravolgendo il modo di fare turismo e l’accoglienza.

I turisti arabi, per esempio, con 60 milioni di persone dalla capacità di spesa illimitata, hanno in qualche modo spinto le catene alberghiere internazionali ad alzare il livello del lusso. Chiedono esperienze uniche e per le escursioni su misura non badano a spese. Un’occasione da non perdere per l’intero comparto, ma serve personale preparato all’alta gamma e flessibilità aziendale portata all’estremo.
I dettagli fanno e faranno sempre più la differenza.

Lo spiegano, nelle pagine all’interno, alcuni tour operator che da qualche stagione hanno spostato le loro attività verso l’alta gamma investendo in progetti e personale.

“Bisogna però evitare di banalizzare il prodotto vendendo il lusso alla vecchia maniera. Per capirci, non basta avere a disposizione un albergo a 5 stelle”, dice un operatore di lungo corso.

Ecco perché serviranno, nei prossimi anni, formazione e preparazione per un target in veloce espansione. Magari anche un player nazionale capace di mettere insieme tutto questo lavorando a fianco del comparto moda.

Tenendo sempre d’occhio i trend del futuro. All’interno della Industry Vision, disponibile nella piattaforma di Planitsphere, si evidenzia infatti ‘FeelYOUnique’, come una delle tendenze dei prossimi anni.

Che vuole dire personalizzazione, originalità ed esclusività. Su queste parole si gioca la prossima sfida del Luxury.