Il commento del direttore
Remo Vangelista
“L’eventualità del passaggio di alcune regioni in zona gialla non la prendiamo neanche in considerazione e diciamo chiaramente che anche solo il possibile effetto annuncio rischia di creare una pioggia di disdette. È quello che vogliamo?”.
Tuona il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, parlando con il Giorno-Resto del Carlino-La Nazione sull’eventuale passaggio di alcune regioni italiane dal zona bianca a zona gialla nelle prossime settimane.
Un’eventualità di cui si discute, complice la maggiore contagiosità della variante Delta del virus che sta iniziando a far salire i contagi un po’ in tutta Italia, ma che a fronte di una grande campagna di vaccinazione spinge anche a richiedere di cambiare i parametri di valutazione.
Anche perché sarebbe un colpo tremendo al turismo dell’estate.
Le regioni interessate
I dati attuali, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, utilizzando i parametri in vigore, porterebbero già quattro regioni viaggiano verso la zona gialla: Abruzzo, Campania, Marche e Sicilia. Non quattro regioni qualsiasi, per il turismo balneare italiano.
Getta acqua sul fuoco il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ospite di ‘24 Mattina’ su Radio24. “Al momento non vedo, con i numeri attuali, la necessità di un ritorno di alcune regioni in zona gialla. A oggi non c’è questo rischio”.
La pressione internazionale
Accanto alla modifica del colore delle regioni italiane, però, si sta muovendo anche il quadro internazionale. La preoccupante ascesa della variante Delta in alcuni Paesi europei, infatti, sta mettendo il Governo davanti alla necessità di studiare nuove misure per chi rientra da alcune destinazioni.
La più penosa per il turismo è sicuramente l’ipotesi di introdurre una quarantena di 5 giorni per chi rientra dal Portogallo e dalla Spagna, una decisione che andrebbe a influire pesantemente sia sulle vacanze già prenotate che su quelle ancora in fase di prenotazione.