Ryanair risponde al decreto voli“Tagliamo rotte sulla Sardegna”

Ryanair passa all’azione. La compagnia ha infatti deciso di ridurre dell’8% l’operativo invernale ‘23 per la Sardegna a seguito dell’introduzione del decreto del Governo italiano che fissa un limite sui prezzi praticati dai vettori.

Come si legge sul sito della compagnia, sono state eliminate tre rotte nazionali per Trieste da Cagliari, tre rotte da Bari e Treviso entrambe da Alghero e sono state ridotte le frequenze su altre 7 rotte, compresi 6 collegamenti nazionali  per Roma, Milano (Bergamo e Malpensa), Catania, Napoli e Venezia, oltre a Bruxelles Charleroi.

Durante un incontro in Sardegna, il chief commercial officer di Ryanair Jason McGuinness ha spiegato: “In qualità di compagnia aerea low cost numero Uno in Europa, Italia e Sardegna, Ryanair chiede al Governo italiano di ritirare il decreto che impone un tetto massimo ai prezzi. A seguito di questo decreto, Ryanair è stata costretta ad annunciare un operativo invernale ’23 ridotto per Cagliari (-6% rispetto a Winter ’22) e Alghero (-16% rispetto a Winter ’22) inclusa la cancellazione dei collegamenti nazionali con Trieste, Bari e Treviso e le riduzioni di frequenze su 6 rotte nazionali essenziali verso Roma, Milano (Bergamo e Malpensa), Catania, Napoli e Venezia, nonché Bruxelles Charleroi".

"I principi economici di base impongono che l’unica soluzione credibile ed a lungo termine per abbassare le tariffe tra la Sardegna e la Sicilia e l’Italia continentale sia aumentare il numero di voli offerti. È inspiegabile che il Governo italiano continui a ignorare questi principi economici fondamentali perseguendo invece politiche che non fanno nulla per aumentare l’offerta di posti tra le Isole e la terraferma”.

Ryanair chiede al ministro Urso e al Governo italiano “di abrogare immediatamente questo decreto per evitare ulteriori danni irreparabili alla connettività sarda, dando invece priorità a misure che abbassino i costi di accesso e aumentino l’offerta di posti disponibili per i residenti in Sicilia e Sardegna che desiderano recarsi sulla terraferma per lavoro, visite mediche o per far visita ad amici e famiglia. Il Governo italiano ha il potere di trasformare la connettività con le Isole da un giorno all’altro eliminando l’addizionale municipale che aggiunge 6,50 euro al prezzo pagato da ogni uomo, donna e bambino che viaggia dalle Isole alla terraferma. Se l’addizionale municipale venisse abolita, Ryanair avrebbe le risorse e gli aerei per reagire immediatamente e aggiungere fino a 2 milioni di posti in più per la Sardegna e 3 milioni di posti in più per la Sicilia a partire dal 2024”.

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