Il commento del direttore
Remo Vangelista
La Sardegna incamera un’estate comunque positiva anche se lontana dal record del 2022. “In luglio abbiamo registrato un -20% di prenotazioni, dato confermato anche da bed and breakfast, campeggi e altre strutture ricettive - dice Paolo Manca (nella foto), presidente di Federalberghi Sardegna, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera -. In agosto il calo è stato più contenuto, attorno all’8% ma parliamo sempre di numeri vicini al 2022. L’alta gamma è in controtendenza, i 5 stelle lusso non hanno risentito del calo. Le previsioni per settembre sono in generale molto positive, tra il +3 e il +5% quanto a pernottamenti, anche perché in questo periodo i prezzi dei voli sono più stabili”.
La Sardegna resta una delle mete favorite dai grandi investitori che operano nel segmento lusso. “C’è grande interesse e sono previsti investimenti importanti. Arriveranno Rocco Forte e Mandarin Oriental Hotel Group. Lvmh rafforzerà il posizionamento nel mondo luxury con due nuove destinazioni in Sardegna attraverso brand di proprietà come Belmond e Cheval Blanc. Anche Hilton prevede aperture con vari marchi dal nord al sud dell’isola. Questo accade perché le catene alberghiere trovano molto profittevoli le lunghe stagioni che durano 5-7 mesi”.
Quest’anno tuttavia l’alta stagione per la fasscia media non ha in generale funzionato come avrebbe dovuto. “I motivi sono tanti, dall’inflazione ai prezzi eccessivi, alla possibilità di raggiungere nuove destinazioni a basso costo. In più, sia i tour operator che i trasporti navali e aerei hanno mantenuto i prezzi alti fino all’inizio della stagione e, per il 40%, i posti sono rimasti invenduti. Poi con il lastminute sono stati abbassati i listini e i turisti, alla fine, sono arrivati”.
“Le vacanze poi si sono accorciate, quasi nessuno soggiorna oltre la settimana - dice Manca -. Chi trascorreva 15 giorni al mare in Sardegna quest’anno si è fermato sull’isola solo la metà”. Altra tendenza è il last minute. “Si prenota all’ultimo e a ridosso della vacanza. In passato gli stranieri prenotavano con 150 giorni di anticipo, quest’anno le prenotazioni sono arrivate un paio di settimane prima. Gli italiani invece riservano la stanza pochi giorni prima della partenza, il martedì per il venerdì per esempio”. C'e poi la variabile meteo. “Se si prenota l’hotel solo per quattro notti, il clima diventa determinante. E il bel tempo non basta più per decidere se mettersi in viaggio, incide anche il troppo caldo: 48 gradi a luglio sono stati un problema”.
Altro dato interessante è che quest’anno i turisti da mercati lontani come Stati Uniti, America del Sud, Medio oriente e India sono aumentati. Di solito la Sardegna in estate accoglie 2 milioni di tedeschi e 70 mila americani, ora le presenze statunitensi sono raddoppiate”.