Il commento del direttore
Remo Vangelista
Completata la fase di rimpatrio di tutti i passeggeri, per Costa Crociere è tempo di ricominciare a pensare al futuro, anche se le navi della compagnia saranno ferme almeno fino alla fine di giugno.
“È stato un periodo di lavoro molto intenso per garantire il rientro in sicurezza dei nostri ospiti – dice il direttore generale Neil Palomba (nella foto) intervistato dal Corriere della Sera -. Questa emergenza globale sta cambiando il mondo anche per le crociere: è un’occasione importante per far evolvere il prodotto”.
Il rientro di Costa sul mercato dovrebbe avvenire in tre fasi. La prima fase sarà concentrata sulle crociere brevi in Italia, integrando l’attività di Costa a quella delle realtà presenti sul territorio, in modo tale da ridare fiato all’intera economia turistica.
La seconda fase prevede la riapertura all’estero, estendendo i viaggi ai Paesi confinati con l’Italia, sempre nell’area del Mediterraneo, per arrivare a una nuova normalità nella terza fase.
“I nostri crocieristi più fedeli stano esprimendo il desiderio di tornare a bordo al più presto e siamo certi che tanti altri avranno voglia di ripartire. Ma la nostra ripartenza deve essere preparata attentamente in un contesto di sicurezza”.
A cambiare sarà anche il format delle crociere, con una diversa organizzazione della ristorazione, delle attività a bordo, dell’intrattenimento e anche delle escursioni a terra.