Il commento del direttore
Remo Vangelista
Inseguito e incentivato a suon di promozioni, l’advance booking torna a essere una realtà. A confermare l’inversione di tendenza, uno dei più attesi dalla filiera insieme alla ripresa delle vendite, sono stati gli operatori che, in occasione della convention a Roma di Travelbuy, hanno partecipato a un panel moderato da Roberto Gentile.
“Per la prima volta - ha sottolineato il direttore commerciale di Bluserena, Massimo Zanon - abbiamo realizzato un advance booking che nella storia di Bluserena non avevamo mai fatto. Con il cambio di proprietà e l’impostazione dell’azienda che sta andando verso una logica più industriale, per il primo anno la campagna di advance ha avuto un riscontro superiore alle attese con un prevenduto per l’estate attorno al 50%”.
Dinamiche pre-Covid
Un riallineamento alle dinamiche pre-Covid lo ha segnalato anche Fabio Candiani, direttore vendite network di Msc Crociere: “Quest’anno abbiamo cominciato a registrare vendite importanti già tra novembre e dicembre, con il picco a gennaio e febbraio, quindi assolutamente molto vicini alla situazione del 2019. In questo momento siamo molto avanti nelle prenotazioni con il 70% di riempimento in prevendita per l’estate".
Nessuna proroga
Dinamiche di incentivazione invariate e mercato più orientato alla pianificazione anche per Ota Viaggi. “Come gli anni passati - ha sottolineato il direttore commerciale Massimo Diana - siamo partiti con l’advance booking a metà dicembre e lo chiudiamo a fine marzo. Alcune volte lo abbiamo prorogato, quest’anno invece non lo faremo, perché i numeri sono veramente importanti. Nelle nostre aspettative una buona campagna di advance per Ota andava a riempimento del 20-25% del nostro scaffale, oggi abbiamo superato il 33%: un risultato che ci fa guadagnare in capacità di programmazione e serenità”.
Ma che tutta la filiera dovrebbe puntare a una dilatazione ulteriore della finestra di prenotazione è l'opinione di Simone Aggio, ceo di SiTravel Network: “L’advance booking è un vantaggio economico per tutti: per l’agenzia e il tour operator che incassano subito, per il cliente che risparmia e per il fornitore che ha l’albergo, il volo e i trasferimenti pieni. E farlo non solamente per l’anno corrente, ma con un anticipo di due o tre anni sarebbe ottimale per il nostro settore”.