Crociere nell’Adriatico: ecco la nuova mappa degli investimenti

Tornano a correre gli investimenti nell’Adriatico, un’area dove nei prossimi tre anni verranno realizzate infrastrutture a sostegno del turismo via mare per oltre 416 milioni di euro: 210 milioni dedicati alla crocieristica e il segmento ferry e 206 milioni per lo sviluppo di marine e porti turistici.   

I numeri sono quelli dell’ultimo Adriatic Sea Tourism Report presentato da Risposte Turismo a Dubrovnik nel corso dell’Adriatic Sea Forum. Secondo lo studio sarà proprio l’Italia a beneficiare di investimenti particolarmente cospicui: a Venezia, nel porto di Marghera, entro il 2026 sarà realizzato un nuovo terminal per l’approdo delle navi da crociera da oltre 25.000 tonnellate: un progetto da 61 milioni di euro a cui è legato il rilancio della destinazione Venezia e il suo percorso verso un modello di crocieristica più sostenibile. A Ravenna, grazie alla joint venture tra l’autorità portuale e Rcl Cruises, verranno invece stanziati 26 milioni per la costruzione entro la fine del 2024 di una nuova stazione marittima, mentre a Bari, entro l’estate del 2024, sarà operativa una seconda stazione del valore di 11,5 milioni di euro.   

I dati di traffico
Guardando invece al traffico dell’area adriatica, le previsioni di Risposte Turismo indicano che quest'anno il segmento crocieristico toccherà i 4,5 milioni di passeggeri, il 29,3% in più rispetto al 2022. Le destinazioni della sponda italiana saranno in grado di movimentare 2 milioni di passeggeri (+ 35% rispetto al 2022), la Croazia circa 1,1 milioni e la Grecia 624.000. Ma si consolida anche la ripresa del segmento ferry, con i 13 principali porti dell’Adriatico che chiuderanno il 2023 con 19,3 milioni di passeggeri (+7,9%) e oltre 79.000 toccate navi (+9,9%).

“I numeri - ha sottolineato il presidente di Risposte Turismo, Francesco di Cesare - testimoniano la ripresa di tutto il maritime tourism in Adriatico, un comparto che tornerà presto, nel 2024, se non già nel 2023, a far registrare i numeri pre-pandemia”. Tuttavia, ha aggiunto, “è solo sviluppando il brand e nuove iniziative di promozione che si potranno raggiungere risultati migliori, non solo in termini di traffico".

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