Il commento del direttore
Remo Vangelista
Dopo un'estate di speranza e un autunno di attesa siamo ancora al punto di partenza. Senza le carovane di charter per il Mar Rosso il mercato rischia di vivere l'ennesimo periodo difficile. Lo sanno bene alcuni operatori che nel corso della stagione hanno dovuto issare bandiera bianca, lo conoscono bene alcune compagnie charter costrette a cercare nuove tratte perché i contratti, vuoto/pieno, si sono ridotti. Il nostro anno di TTG non può fare a meno di partire da questo perché senza la miniera di passeggeri tutto il comparto traballa. È vero che su altre mete abbiamo assistito a riprese a due cifre, ma il malloppo di pax e margine che ha sempre regalato il Mar Rosso non si recupera nel giro di qualche mese. Nel mezzo tutto il calciomercato possibile tra network in vendita e tour operator in fase di fibrillazione.
La questione Alpitour
Discorso a parte merita Alpitour, l'unico vero gruppo internazionale presente in Italia, messo in vendita da Exor con una lunga e interminabile operazione di due diligence. Risultato: l'azienda ha viaggiato per lungo tempo con il freno a mano tirato. Una situazione che ha pesato molto anche sulla distribuzione in affannosa ricerca di prodotto di qualità. Nel 2011 abbiamo inoltre assistito a una grande e inevitabile concentrazione sul mercato delle agenzie, con le compagnie crocieristiche in prima linea. Così Costa ha acquisito il 50 per cento di Welcome e in seguito ha preso il controllo di Bravo Net e Hp in società con Alpitour, mentre Msc ha messo le mani sulla quota di maggioranza di Bluvacanze e Cisalpina. Giusto per ribattere colpo su colpo.
Valtur, capitolo aperto
Resta Valtur, ancora sospesa e in attesa di un cavaliere bianco capace di riportarla sul giusto binario. Intanto tutti i villaggi sono stati messi sul mercato alla ricerca del migliore acquirente. Tutta l'operazione è nella mani dei commissari straordinari. Altro segnale che dimostra le pesanti difficoltà degli imprenditori nazionali. In troppi hanno lasciato il tavolo, qualcuno spera di tornare. Ma i tempi d'oro sono finiti.