Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Il turismo d’alta gamma è una leva strategica di sviluppo dell’economia del nostro Paese, ma occorrono fare passi avanti nelle infrastrutture e nei servizi”. Così Matteo Bruno Lunelli, presidente di Altagamma, alla Luxury Hospitality Conference. “Il 2% del turismo d’alta gamma ha un impatto pari al 25% del totale – sostiene -. Lo sviluppo del segmento ha un incidenza esponenziale sulla crescita economica dei nostri territori, ma occorre un percorso di riposizionamento verso l’alto dell’offerta turistica italiana: questa è la strategia per sviluppare e rivalutare i territori. Un turista d’alta gamma spende circa 9 volte in più della media sul territorio in servizi, l’hotel di lusso impiega il doppio della media dei dipendenti, effetto moltiplicatore è straordinario”.
Lunelli fa notare come l’Italia sia il Paese più desiderato, ma non sempre il più visitato. “Ci vuole una strategia per la crescita del turismo d’alta gamma. E c’è tanto da fare perché la concorrenza sta diventando sempre più forte, come ci mostrano gli esempi del mercato degli Emirati Arabi e dell’Arabia Saudita. Noi abbiamo il vantaggio straordinario del nostro patrimonio artistico e culturale, della nostra tradizione gastronomica, di un turista che vuole “condivivere” un’esperienza, ma dobbiamo costruire una strategia organica di crescita”.
Lunelli conclude evidenziando come sia necessario lavorare sui visti, su un’offerta in linea con le esigenze dei turisti altospendenti, su un’infrastruttura di trasporti adeguata, su un’offerta fatta di esperienze personalizzate che siano legate anche al divertimento. “Ci sono alcune località internazionali che hanno costruito occasioni formidabili di divertimento e di gioia, noi dobbiamo costruire un’offerta di divertimento, ad esempio per i turisti più giovani altospendenti”.