L’avanzata dei mesi
di spalla: gli stranieri
evitano il picco estivo
e riscrivono il turismo

Grazie agli stranieri, la destagionalizzazione funziona. Nei principali mercati leisure europei, Italia compresa, i flussi turistici dopo il picco di agosto saranno superiori alle aspettative, secondo un’analisi di The Data Appeal Company.

In Italia, a trascinare le prenotazioni per settembre e ottobre ci penseranno i turisti internazionali, con statunitensi e tedeschi in prima fila, che godranno di tariffe per pernottamento ribassate del 15% rispetto ad agosto, mentre la quota di viaggiatori di casa nostra scenderà ad appena il 10% sul totale. Rispetto al 2023, però, si accorcia notevolmente il tempo di visita, da 12,7 a 8,8 notti.

Lo scenario internazionale

Dinamiche simili riguardano la Spagna e ancor più la Grecia, dove le tariffe caleranno del 20-25%, mentre la Francia, sull’onda delle Olimpiadi estive, al momento sulle Ota presenta offerte che si mantengono elevate.

“Questo trend - commenta Damiano Meola, direttore marketing di The Data Appeal Company - evidenzia un aumento dei turisti propensi a evitare i periodi troppo cari e affollati, a favore del fuori-stagione”.

E spicca un dato italiano. Quello della penisola è infatti l’unico mercato in cui, a settembre, cresce la quota di prenotazioni aeree via gds rispetto ad agosto, a conferma del ruolo trainante dei viaggi organizzati internazionali.

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