Il commento del direttore
Remo Vangelista
È ufficiale: alla fine sarà JetBlue, e non Frontier, a mettere le mani su Spirit Airlines. La compagnia aerea – che sembrava inizialmente fuori dai giochi - acquisirà Spirit per 33,50 dollari per azione, ben al di sopra del prezzo di vendita fissato a inizio agosto (24 dollari per azione).
Il merger dovrebbe chiudersi nel 2024, ma già sembra suscitare qualche perplessità tra gli analisti, che ritengono l’acquisizione poco sostenibile per JetBlue nel breve e medio periodo, nonché una potenziale minaccia per la Northeast Alliance attualmente in essere con American Airlines a Boston e nell’area di New York. “È una fusione molto più difficile da eseguire rispetto alla proposta fusione Frontier-Spirit”, ha scritto l’analista della società di investimenti Raymond James, Savi Syth, riporta Travel Weekly.
La posizione di JetBlue
Al contrio, il vettore americano sostiene che l’acquisizione di Spirit sbloccherà sinergie per un valore compreso tra i 600 e i 700 milioni di dollari nei prossimi tre anni e porterà all’espansione della rete di JetBlue su tutto il territorio statunitense, trasformando definitivamente quest’ultimo in un player nazionale.