Il commento del direttore
Remo Vangelista
Beach club upper level, hotel di alto livello ristrutturati, un’offerta gastronomica con brand internazionali, spa e centri wellness, ma anche parcheggi all’ingresso di Porto Cervo e una serie di marciapiedi per collegare meglio il centro della cittadina con gli hotel e le spiagge: sarà così la Costa Smeralda nel 2022.
O almeno questo è il piano strategico messo in campo da Smeralda Holding, società italiana controllata dal fondo sovrano Qatar Investment Authority e proprietaria dei quattro hotel Cala Di Volpe, Romazzino, Pitrizza e Cervo, oltre che della Marina di Porto Cervo, il cantiere navale, il Pevero Golf Club e una serie di negozi, uffici, appartamenti, bar e ristoranti.
Investiti 120 milioni
“Entro il 2022 prevediamo investimenti per 120 milioni di euro – annuncia Mario Ferraro (nella foto), a.d. Smeralda Holding -: i primi 30 saranno utilizzati già nel 2018, con il 30 per cento delle opere completate entro l’estate il restante entro fine anno”.
In particolare, il Cala Di Volpe avrà 70 camere ristrutturate e un nuovo beach club, sarà aperta una spa al Romazzino e riaperta quella del Pitrizza e tutti i ristoranti del centro di Porto Cervo saranno ristrutturati, anche in collaborazione con brand internazionali.
L’obiettivo della società, che chiuderà il 2017 con ricavi di oltre 94 milioni di euro (+ 9 per cento rispetto al 2016) e l’ebidta a 28,9 milioni (+16 per cento), è duplice: allungare la stagione e riposizionare la destinazione, ampliando il target anche a una clientela altospendente, ma più giovane e diversificando l’approccio sui mercati internazionali.
Il ruolo di Meridiana
Un piano nel quale conterà anche Meridiana, ormai di proprietà di Qatar Airways: “È un investimento strategico per l’accessibilità della Costa Smeralda – commenta Ferraro -: la società che gestisce l’aeroporto di Olbia sta facendo un ottimo lavoro per attirare vettori anche in bassa stagione”.